Quali sono i migliori rum

Quali sono i migliori rum

Si parla spesso e volentieri di rum come di una delle bevande maggiormente diffuse anche sul territorio italiano, ma non solo. Si tratta, in poche parole, dell’acquavite che si ricava dall’operazione di distillazione della melassa della canna da zucchero o, nelle tipologie di maggior pregio, direttamente dal succo della pianta.

Si tratta di un aspetto peculiare, che permette di differenziare il rum rispetto a tante altre tipologie di distillati, come nel caso del gin, della vodka e del whisky, che invece vengono ricavati direttamente dall’operazione di distillazione di cereali.

È vero che il rum può essere realizzato praticamente dappertutto, ma le tipologie che vengono ritenute di maggior pregio sono quelle che arrivano dall’America Latina piuttosto che dai Caraibi. Proviamo a capire come individuare i migliori rum in base alle proprie esigenze e preferenze.

Il metodo di produzione usato

Il primo aspetto che permette di differenziare e riconoscere le varie tipologie di rum presenti sul mercato è senza ombra di dubbio quello legato al metodo di produzione utilizzato. Il rum agricolo si caratterizza per essere senz’altro di maggiore pregio, visto che si ricava in maniera diretta dall’operazione che prevede la distillazione del succo di canna puro fermentato. La produzione del rum agricolo ha luogo, nello specifico, nelle Antille Francesi.

Il rum che viene chiamato industriale, ma in alcuni casi anche classico, si caratterizza per essere realizzato a partire dalla distillazione della melassa. Come si può facilmente intuire, si tratta di un sistema decisamente più diffuso, in cui viene impiegata la pasta densa che si ricava dopo aver fatto bollire in diverse occasioni il succo di canna pressata, a cui poi vanno mischiati anche altri ingredienti, come ad esempio l’acqua e i vari lieviti. L’ultimo passaggio da affrontare, alla fine, è quello relativo alla fermentazione.

La classificazione in base all’origine e alla storia

Un altro aspetto molto interessante e importante per individuare le varie tipologie di rum è quello legato alla storia e alle origini. Giusto per fare un esempio, nei Caraibi vengono prodotte tre grandi categorie di rum che hanno un carattere fortemente coloniale. Si tratta della varietà britannica, della varietà francese e di quella ispanica. Si tratta di un aspetto che incide molto di più di quello che si potrebbe pensare.

I rum che vengono prodotti in tutti quei Paesi che hanno un’influenza tipicamente ispanica, come ad esempio Guatemala, Cuba, ma anche Nicaragua, la Repubblica Dominicana, Panama, Colombia, Porto Rico e Venezuela, vengono realizzati partendo da una base creata con la melassa. Inoltre, la distillazione avviene all’interno di alambicchi che hanno una forma tipicamente a colonna e sono in grado di garantire un carattere piuttosto dolce al rum. L’affinamento viene effettuato all’interno di botti del tutto particolari, che contenevano in precedenza Porto oppure vini ispanici.

I rum che hanno una provenienza britannica, in realtà arrivano da Trinidad & Tobago, Saint Kitts, Giamaica, Barbados e Granada. Tra le principali caratteristiche che si possono notare troviamo senza ombra di dubbio il fatto di aver mantenuto un sistema di distillazione classico, che avviene all’interno di alambicchi a ripasso realizzati in rame. Questa particolare varietà di rum si caratterizza per avere dei sentori molto più carichi e intensi.

Infine, tutti quei rum che hanno un’influenza francese, vuol dire che arrivano, in sostanza, da Guadalupa, dalla Martinica e Marie-Galante oppure dalle Antille francesi. In questo caso, il loro tratto distintivo è rappresentato dal fatto che si tratta di rum agricoli che vengono realizzati avendo come base la fermentazione e distillazione solo ed esclusivamente del succo puro di canna da zucchero fresco. Queste ex colonie francesi sono particolarmente note anche in riferimento alla produzione di numerose tipologie di rum tradizionali.

Redazione

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