L’otite è una malattia comune, dolorosa, che colpisce soggetti di ogni età ma soprattutto i bambini. Non è una malattia pericolosa e si cura con facilità ma se non viene debitamente curata può rappresentare rischi anche parecchio seri.
Perché i bambini sono più soggetti
I bambini, soprattutto i più piccoli, hanno una conformazione dell’orecchio ancora non perfettamente definita come negli adulti che li espone maggiormente a contrarre un’infezione all’orecchio stesso.
Nello stesso tempo anche il sistema immunitario non è ancora perfezionato, mancano ancora molti anticorpi che il bambino svilupperà con il tempo, per cui i germi patogeni hanno maggiore possibilità di proliferare e provocare malattie.
Come è fatto l’orecchio
Per meglio comprendere l’otite è necessario un breve richiamo all’anatomia dell’organo dell’udito. L’orecchio si compone essenzialmente di tre parti, esterno, medio e interno.
L’orecchio esterno è la parte composta da padiglione auricolare e il condotto uditivo esterno che, una volta captato il suono, lo conduce più in profondità.
L’orecchio medio è la parte del condotto uditivo che riceve le vibrazioni che compongono i suoni e li porta al timpano dove una serie di ossicini, mossi dal suono, trasmettono le vibrazioni al timpano, per arrivare all’orecchio interno senza comunicazione fisica con l’esterno.
Nell’orecchio interno si trova la coclea, una formazione a chiocciola che trasmette le vibrazioni al nervo uditivo e quindi al cervello. In questa porzione di orecchio si trova anche l’organo dell’equilibrio, labirinto.
Cosa è l’Otite
L’Otite è l’infiammazione su base infettiva dell’orecchio. Detto così è molto semplice mentre in realtà non lo è tanto. Vi sono diversi tipi di otite che interessano varie parti dell’orecchio.
Nei bambini la forma di otite prevalente è quella dell’orecchio medio, che interessa, quindi, la cavità timpanica, il timpano stesso e la mucosa del condotto uditivo.
L’otite dell’orecchio medio origina solitamente da un’infezione delle vie aeree del bambino, sostenute da batteri, che poi si diffonde attraverso il naso fino alla tromba di Eustachio e all’orecchio medio.
Nei bambini piccoli la tromba di Eustachio è particolarmente corta, facilitando l’arrivo dei batteri alla mucosa del condotto uditivo e al timpano.
Il timpano nell’otite media
Sia per via della scarsa inclinazione della Tromba d’Eustachio, sia per la frequente infiammazione delle adenoidi, il muco tende a ristagnare nell’orecchio medio e favorire così la proliferazione dei batteri.
Il timpano, all’osservazione con un otoscopio, si presenta arrossato dando all’otite il nome di Otite congestizia semplice oppure può essere più bombato del normale a causa del ristagno di muco; in questo caso si parla dio Otite catarrale.
L’otite catarrale tende a cronicizzare dando luogo ad otiti ricorrenti, dolorose e spesso accompagnate da febbre
Il peggioramento dell’otite porta alla formazione di Pus a ridosso del timpano che può perforarsi, con grave danno all’udito.
La complicazione dell’otite
Un’otite non debitamente curata evolve quasi certamente verso la suppurazione, la perforazione del timpano e il contagio infettivo dell’orecchio interno.
La contiguità dell’orecchio interno al cervello porta al grave rischio di estensione dell’infezione al cervello stesso, generando una meningite o un’encefalite. eventi davvero parecchio gravi che hanno la potenzialità di mettere a rischio la vita del bambino.
La cura dell’Otite
L’otite è facilmente curabile ma è importante iniziare la cura precocemente per abbreviare i tempi di guarigione e evitare rischi di complicazioni.
La terapia antibiotica è la corretta terapia, risolutrice in tempi rapidi. Un errore che molti fanno è mettere delle gocce antalgiche nell’orecchio, e questo va bene, tappando poi l’orecchio stesso con del cotone.
Tappare l’orecchio significa bloccare la via allo spurgo del muco infetto, aumentando ancora di più la proliferazione batterica. L’orecchio deve essere sempre lasciato libero, il deflusso del muco non deve essere mai ostacolato.
