Bitcoin nel 2020: conviene realmente acquistarli?

Bitcoin nel 2020: conviene realmente acquistarli?

L’avvento della pandemia ha segnato, profondamente, anche i mercati finanziari, nonostante nelle ultime settimane, complice l’annuncio della scoperta del vaccino anti-covid, abbiano fatto registrare degli importanti rimbalzi. Esiste un asset, però, che si è dimostrato estremamente resiliente alla grande crisi sanitaria: il Bitcoin, ossia la criptovaluta più famosa al mondo.

Per quei pochi che ancora non lo sapessero, le criptovalute sono monete digitali, quindi intangibili, che si possono acquistare solo tramite la grande rete telematica ed ormai da un decennio stanno animando il dibattito nel mondo finanziario tra favorevoli e contrari. A giudicare quanto avvenuto nell’ultimo anno, il Bitcoin rappresenta un asset finanziario decisamente stuzzicante ed in grado di fornire degli ottimi ritorni economici.

Il Bitcoin ha assunto il ruolo di “bene rifugio” a fianco dell’oro?

Basti pensare che negli ultimi dodici mesi (novembre 2019 – novembre 2020) ha aumentato il proprio valore del 106%, a differenza, invece, dei listini azionari che restano, a tutt’oggi, in discesa rispetto allo scorso anno a causa dell’emergenza sanitaria. Un rally che non fa altro che assecondare le tesi gli esperti che, ormai da svariati anni, sostengono come le criptovalute rappresentino il futuro del mondo dei pagamenti: alcune grandi multinazionali, già oggi, consentono di acquistare beni e servizi utilizzando il Bitcoin.

Quello che stupisce, come fatto rilevare da alcuni esperti dell’autorevole Deutsche Bank, è che il Bitcoin si stia affiancando all’oro come “bene rifugio” in questo momento di grande incertezza a livello economico e finanziario. Alcuni operatori finanziari, infatti, lo stanno acquistando per proteggersi, nel medio periodo, da eventuali spinte inflazionistiche piuttosto che da un ulteriore indebolimento del dollaro, ricalcando la funzione storica avuta dall’oro in ambito finanziario.

Dopo l’annuncio della scoperta del vaccino, il Bitcoin, paradossalmente, si è dimostrato un “bene rifugio” ancor maggiore dell’oro, nonostante il periodo trascorso, ovvero poche settimane, non rappresentino un arco temporale sul quale elaborare tesi definitive e certe: il metallo giallo è sceso di oltre il 3%, mentre la criptovaluta più nota al mondo è salita di oltre il 13%.

L’oro, in altre parole, ha dimostrato ancora una volta di essere correlato ai mercati finanziari, che dopo l’annuncio della Pfizer hanno fatto registrare dei corposi guadagni, facendo registrare un calo del proprio valore, mentre il Bitcoin ha proseguito, imperterrito, la propria salita. La crisi sanitaria ha fatto comprendere ancor meglio come il futuro sia sempre più digitale, come la tecnologia, anche nei prossimi decenni, sarà ancora più determinante nella vita dei cittadini e delle loro comunità.

Qual è il giusto approccio al mondo dei Bitcoin?

Ed è proprio partendo da questo presupposto che molti analisti, alcuni dei quali inizialmente scettici sul “fenomeno criptovalute, hanno rivisto radicalmente la propria posizione ed oggi sostengono che le monete digitale andranno a sostituire, progressivamente, le banconote oggi in circolazione. E saranno proprio le banche centrali, fin qui assolutamente scettiche, a dare la svolta, creando delle proprie valute digitali.

D’altro canto, qualcuno si sta già muovendo in quella direzione. Dopo studi durati oltre un lustro, la Cina ha annunciato di essere ormai pronta a lanciare sul mercato una sorta di “Renminbi digitale”, che rappresenterebbe la prima criptovaluta emessa da uno stato sovrano. E a farlo sarebbe la seconda più grande potenza mondiale, che a detti di molti potrebbe diventare la prima, nel prossimo decennio, andando a scalzare lo storico primato statunitense.

Investire nel Bitcoin, quindi, potrebbe essere un’ottima soluzione viste le prospettive rosee nel comparto delle criptovalute. Tuttavia, essendo esposto ad una certa volatilità, è buona norma utilizzarlo come elemento di diversificazione all’interno di un portafoglio strutturato ed ampio come fanno i trader più esperti, pronti anche a finanziarsi per poter investire in questo asset.

Sono molti professionisti che richiedono dei prestiti (per capire come fare puoi collegarti a prestitimag.it) per acquistare queste criptovalute. Personalmente, consiglio di studiare bene ogni singola sfaccettatura di questo investimento, poiché il mercato delle criptovalute non è attualmente normato da alcun organismo ed è potenzialmente esposto ad oscillazioni di entità certamente non modesta.

Redazione

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