Facciamo chiarezza sulle gomme quattro stagioni

Facciamo chiarezza sulle gomme quattro stagioni

L’ormai imminente arrivo della stagione invernale, pone, come da tradizione, un piccolo problema per ogni automobilista: il cambio delle gomme. O perlomeno, tale criticità si presenta per quegli automobilisti che optano per le gomme estive da alternare a quelle invernali, che, in base a quanto previsto dalla legge, devono essere modificate con l’avvento della stagione più fredda o di quella più calda.

Questa opzione rende assai felici meccanici e gommisti, che possono ottenere dei lauti guadagni da questa tipologia di scelta effettuata dall’automobilista. Esiste una possibilità, però, che consente di evitare di incorrere in questa problematica, riuscendo a circolare tutto l’anno con delle gomme perfettamente conformi a quanto previsto dalla legge: le gomme quattro stagioni.

Gomme quattro stagioni: cosa sono e perché possono essere utilizzate tutto l’anno

La normativa sulle gomme quattro stagioni, d’altro canto, parla chiaro, come stabilito dal Ministero dei Trasporti con una circolare emanata il 17 gennaio 2014: “le gomme quattro stagioni devono avere un indice di velocità pari o superiore a quello dichiarato sul libretto di circolazione”. Qualora non rispettassero questo parametro, non si possono definire tali. E l’automobilista le deve obbligatoriamente cambiare entro il 15 maggio, data entro la quale è consentito l’utilizzo delle gomme invernali.

A differenze delle gomme stagionali, le quattro stagioni possono circolare durante l’intero anno solare grazie alla conformazione strutturale del loro battistrada, che è in grado di garantire la giusta aderenza al manto stradale indipendentemente dalle condizioni metereologiche presenti. Qualsiasi tipologia di asfalto, ghiacciato, fangoso o asciutto, viene brillantemente superato da queste gomme.

Oltre alla maggiore profondità del battistrada, le quattro stagioni si caratterizzano per la peculiarità del disegno e l’applicazione di una specifica mensola, che consente loro di adattarsi a qualsiasi condizione ambientale e stradale. Non tutte le tipologie di ruote quattro stagioni, tuttavia, possono sempre circolare liberamente nelle nostre strade, nonostante ciò che di norma si è soliti pensare.

Per evitare sanzioni durante il periodo invernale, infatti, è necessario aver montato sul proprio autoveicolo delle gomme quattro stagioni “Mud and Snow”, ovvero “fango e neve”, conosciute con l’abbreviazione di M+S e nelle varianti M-S, MS o M&S. Alcuni modelli, inoltre, accompagnano questa sigla col simbolo di una montagna con tre cime accompagnata da un fiocco di neve.

Quattro stagioni: a che tipologia di automobilisti sono particolarmente adatte?

Esistono, di conseguenza, delle differenze sostanziali tra le gomme invernali e le quattro stagioni. Queste ultime, oltre a presentare un disegno del battistrada tipicamente invernale, si caratterizzano per la presenza di una mescola estiva: dal mix di questi due fattori si riesce a ricavare una gomma che è in grado di adattarsi a qualsiasi tipo di temperatura, alta o bassa che sia, ed alle differenti condizioni dell’asfalto.

Le quattro stagioni sono particolarmente indicate per quegli automobilisti che vivono in zone dal clima mite, dove gli episodi nevosi sono decisamente sporadici o quasi del tutto assenti, e sono abituati a percorre una media chilometrica non particolarmente elevata. Da porre in evidenza, comunque, che le quattro stagioni tendono ad usurarsi più facilmente nel periodo estivo.

Le “four season”, come vengono al di fuori dei nostri confini nazionali, hanno preso decisamente piede negli ultimi anni. Ed anche l’Italia, che ben si presta all’utilizzo di queste gomme grazie al clima mite presente nella maggior parte dello Stivale, ha visto aumentare considerevolmente il business di questo mercato.

Se sino a dieci anni fa erano, di fatto, quasi del tutto assenti, oggi sono presenti nel 30% delle autovetture in circolazione, con un netto aumento nell’ultimo quinquennio. La vita media delle gomme quattro stagioni, in condizioni climatiche favorevoli, si attesta sui 3 anni, anche se alcune sono in grado di resistere per un periodo più lungo.

Redazione

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